LA METODOLOGIA
Per agire con consapevolezza è importante distinguere, riconoscere e nominare i caratteri delle periferie della città, per questo la Direzione Generale ha promosso una ricerca, un vero e proprio viaggio in Italia, nei quartieri nati per l’iniziativa pubblica e realizzati tra gli anni ’60 e ’90, realtà di media grandezza, di circa 5.000 abitanti. Casi eterogenei, con complessità plurali, paradigmatici e antologici, su tutto il territorio nazionale; le schede sono state prodotte da tre gruppi di ricerca, l’Università “La Sapienza” di Roma, la II Università degli Studi di Napoli, e l’Associazione Landscapefor di Torino, per la mostra "Alla ricerca di una città normale". Il ruolo dei quartieri di iniziativa pubblica nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni in Italia” che si è tenuta a Roma nel 2016
La ricerca ha messo in evidenza un importante capitolo, non solo costruttivo, della storia recente del nostro Paese, e ha fatto emergere le problematiche progettuali qualificanti e ricorrenti nelle periferie: il rapporto di connessione e/o isolamento dei quartieri e le relazioni con la città esistente e il paesaggio; l’articolazione degli spazi aperti tra pubblico e privato, il tema delle attrezzature e i servizi di uso pubblico tra autonomia e dipendenza; i differenti modi di abitare, tra uniformità e varietà; le trasformazioni nel tempo tra manutenzione, adattamento e abbandono.
E’ inevitabile il dialogo della ricerca con il Censimento nazionale delle architetture, altro strumento finalizzato a facilitare la comprensione dei fenomeni di evoluzione e trasformazione dei quartieri medesimi.